Fujifilm Instax Wide Monochrome

Subito all’indomani dell’uscita delle Instax Mini Monchrome in molti hanno cominciato a sperare che Fujifilm avesse nel cassetto anche la versione “grande” delle sue pellicole istantanee in salsa monocromatica: sono passati circa 18 mesi ed un annuncio sul profilo sociale di una delle divisioni locali di Fuji ha dato la notizia della nascita della nuova Instax Wide Monochrome, che dopo poco ha cominciato ad apparire sugli scaffali di negozi asiatici e nordamericani.

Passato ncora qualche mese e in un inspiegabile silenzio mediatico (veramente zero annunci e pubblicità) e la nuova pellicola è ora disponibile anche nei negozi italiani, oltretutto anche in gran quantità; incredibile, visto quanto si era parlato al tempo per l’uscita della versione Mini.

Tralasciando queste strategie di marketing, andiamo a vedere come si comporta questa nuova Instax Wide Monochrome, soprattutto se il formato maggiore ha portato dei miglioramenti alle limitazioni che affliggevano la Instax Mini Monochrome; per questi scatti è stata utilizzata una Lomo ‘Instant Wide per avere un minimo di controlli manuali durante l’esposizione (questa sì una mancanza che qualcuno dovrebbe colmare!).

Scena ad alto contrasto con Instax Wide Monochrome
Subito una scena con molto contrasto

Dal punto di vista tecnico, pochissimo da dire in quanto il formato è quello già conosciuto per le Wide a colori, l’emulsione a sensibilità 800 ISO è la stessa della versione mini; carichiamo quindi la pellicola con la solita semplice procedura e siamo pronti a scattare.

La Lomo ‘Instant Wide offre alcuni controlli dell’esposizione che dovrebbero aiutarci nell’ottenere immagini sostanzialmente corrette ma nel caso di scene ad alto contrasto le limitazioni della macchina si sommano a quelle intrinseche della pellicola ed il rischio di luci bruciate o di neri densissimi è dietro l’angolo: nell’immagine a lato, la sottoesposizione di uno stop ha pemesso di mitigare in piccola parte le luci nella parte centrale della foto ma la leggibilità resta comunque molto bassa (anche al netto della scansione). C’è da dire che, sia nel formato wide che in quello mini, l’emulsione monochrome soffre di più rispetto a quella colore di questa gamma limitata e questa è quindi la situazione peggiore in cui si trova l’amante della pellicola Instax e quella in cui servirebbe il pieno controllo manuale dell’esposizione.

Tuttavia, ageire sulla sottoesposizione o, in alcuni casi, utilizzare il flash, rappresentano delle soluzioni di compromesso che dovrebbero slavguardare una certa leggibilità dell’immagine; nel caso invece di scene con contrasto più basso e maggiore ricchezza di dettagli dovremmo, invece, ottenere una migliore gamma dinamica ed una risposta superiore a quella data dalle Instax in formato mini:

Effettivamente in queste condizioni apprezziamo una discreta gamma tonale che rende, grazie anche al frame più grande, l’immagine piuttosto godibile ed è il vero punto di forza della Instax Wide Monochrome. Chiaramente non possiamo aspettarci i risultati di una qualsiasi pellicola negativa in bianco e nero ma le immagini che si ottengono hanno comunque un aspetto molto realistico senza quell’impressione di perfezione digitale che spesso rimandano le foto scattate con le Instax a colori; la capacità di cogliere dettagli e sfumature è, in condizioni di scatto buone, adeguata al mezzo che si sta utilizzando e curando l’esposizione può regalare degli scatti più che soddisfacenti!

In ultimo, da notare come su questa pellicola non si riscontra quella dominante verdognola che molti hanno lamentato ai tempi dei primi batch di Instax Mini Monochrome; la Instax Wide Monochrome si sviluppa completamente in circa 6-7 minuti (alle temperature miti di fine Aprile) presentando inizialmente una colorazione seppiata che scompare al termine dello sviluppo.

 

Tutto sommato, non è difficile considerarla come il migliore elemento nella gamma di pellicole Instax, ben lontana da vette di qualità ma tranquillamente utilizzabile con una certa sicureza per quanto riguarda il risultato finale; i contro sono sempre gli stessi, ossia il costo per scatto (superiore in questo caso rispetto alla Wide a colori) e la mancanza di apparecchi seri per sfruttarne al pieno le capacità.

La Instax Wide Monochrome è al momento disponibile solo nella confezione singola da 10 pose (come la mini) ed è disponibile in diversi negozi fisici con prezzi che oscillano dai 14 ai 18 EUR (!!!) al pacco. Anche online (link NON SPONSORIZZATO, come sempre) la situazione non è diversa ed è preoccupante notare questa tendenza ad allinearsi ai prezzi delle pellicole Polaroid/Impossible.