Minox 35 PL

CENNI STORICI

Minox 35PLLa serie di fotocamere Minox 35 è a buon diritto scolpita nell’immaginario fotografico collettivo come sinonimo di apparecchi compatti ed efficaci in grado di fornire risultati di tutto rilievo nonostante la taglia ridotta; in effetti, i vari modelli che si sono succeduti nel corso della produzione hanno sempre avuto due importanti caratteristiche comuni che sono rimaste costanti nel tempo: le dimensioni tascabili e la qualità ottica degli obiettivi.

Che sia un capolavoro di miniaturizzazione è fuor di dubbio, grazie al peso e alle dimensioni che la rendono più piccola anche di alcune fotocamere 110 e 16mm: l’altezza,ad esempio, è di poco superiore a quella di un rullino 135 e il peso ridotto a poche centinaia di grammi.
Il primo modello venne commercializzato nel 1974, dopo la presentazione del prototipo finale avvenuta un anno prima, e la produzione si è protratta fino alle soglie del 2000 articolandosi in ben 21 versioni; fra queste, si possono riconoscere tre principali famiglie, che si sono poi evolute in più sotto-versioni:

• 35 EL, dal 1974 al 1998
• 35 PL, dal 1982 al 1987
• 35 ML, dal 1985 al 1992

A prescindere dalle differenze (a volte minime) fra i vari modelli, i punti fermi rimangono l’estrema compattezza di una fotocamera che aveva grossomodo le stesse dimensioni della piccola Rollei 35 ma contando sulla metà del peso grazie al corpo in Makrolon (policarbonato molto leggero), nonché la precisione del sistema esposimetro e la qualità delle ottiche (le Minotar) basate sul nitido schema Tessar a quattro lenti. 

COME FUNZIONA

Minox 35 PLLa fotocamera è totalmente automatica nel suo funzionamento standard, benché possa contare su alcune regolazioni manuali ed è protetta dall’azionamento involontario grazie alla chiusura frontale che ricorda le vecchie fotocamere a soffietto: aprendo lo sportello anteriore, l’ottica retrattile si allunga in posizione e vengono attivati i circuiti interni che regolano l’esposizione. La fotocamera comincia a dare segni di vita nel momento in cui si agisce sulla leva di avanzamento pellicola, del tipo a passo corto che richiede due azionamenti per avanzare correttamente il fotogramma e armare l’otturatore; una volta azionata la leva, il LED rosso posto sul carter superiore si illumina se rileva scarse condizioni di luce che potrebbero portare a del mosso sull’immagine. Il secondo LED, di colore verde, serve per confermare lo stato di carica della batteria e viene azionato mediante un piccolo pulsante posto sempre sul carter superiore.

Carter superiore della Minox 35PL
Carter superiore della Minox 35PL

Il fondello della fotocamera
Il fondello della fotocamera

Il caricamento della pellicola è intuitivo e a prova di errore e viene effettuato dopo aver sbloccato il dorso mediante la leva posta sul fondello; il particolare sistema con slitta ad incastro del dorso al corpo della fotocamera permette di poter fare a meno di guarnizioni (un po’ come avviene sulla Rollei 35): un problema in meno da valutare quando si cerca un usato!

Il dorso smontato
Il dorso smontato

Una volta caricata la pellicola e rimontato il dorso si procede alla regolazione della sensibilità agendo sulla rotella graduata posta sempre sul fondo della macchina in posizione centrale e si può quindi far avanzare la pellicola fino alla prima posa; il contapose ad incremento è autoresettante all’apertura del dorso ed è collocato nella parte superiore destra in prossimità del pulsante di scatto. La colorazione bianca del disco numerato lo rende ottimamente leggibile nonostante le piccole dimensioni.

Il pulsante di scatto, verde in questo modello (le Minox vengono suddivise in differenti famiglie anche a seconda della colorazione di tale pulsante), è simile a quello elettromagnetico della Olympus XA ed estremamente sensibile una volta che l’otturatore è armato: occorre prestare attenzione in quanto non è per nulla difficile attivarlo invvertitamente e perdere, di conseguenza, lo scatto buono. Una volta predisposta la macchina allo scatto non resta che mettere a fuoco mediante la ghiera concentrica all’obiettivo: la messa a fuoco è a stima e richiede quindi un minimo di pratica prima di esserne padroni completamente, ma la profondità di campo del 35mm in dotazione aiuta a limitare i rischi di fuori-fuoco. Sulla ghiera è anche presente un pallino verde che indica una iperfocale “media” con la quale si è ragionevolmente sicuri di mettere a fuoco il soggetto negli scatti a media distanza (2-10m).

La 35PL con il flash dedicato
La 35PL con il flash dedicato

La composizione dell’immagine avviene attraverso il mirino galileiano, che presenta la cornice di delimitazione dell’area inquadrata e l’indicazione dell’errore di parallasse a distanza ravvicinata, che risulta limitato grazie al posizionamento del mirino esattamente sopra all’ottica (come nelle TLR); la Minox 35PL può essere usata anche su cavalletto grazie alla presa filettata standard posta sul fondello nel lato destro e alla presa per scatto remoto che è posta subito alla destra del pulsante di scatto, anche se poco visibile.

La macchina è dotata anche di autoscatto, che viene azionato spostando un pulsante scorrevole posto sul retro della macchina in prossimità del mirino. Un altro pulsante analogo è posto sul carter superiore e permette di operare una staratura intenzionale dell’esposizione, rappresentando uno dei due soli interventi manuali possibili sul funzionamento della fotocamera. Il secondo è rappresentato dalla regolazione manuale del diaframma in caso di esposizioni con il flash, e si attua agendo su una ghiera posta sull’obiettivo. Il flash dedicato consente un ulteriore automatismo di controllo dell’esposizione anche se può essere operato in manuale ed è interessante anche per la forma sagomata della parte inferiore che si integra perfettamente con il profilo della macchina. La Minox 35PL può comunque utilizzare qualsiasi flash grazie alla presenza della slitta a contatto caldo standard; il tempo di synchro flash è di 1/90 sec. Infine, una volta terminato il rullo, la pellicola si riavvolge agendo sulla leva di riavvolgimento a scomparsa previo azionamento del pulsante di sblocco posto sul fondello.

Nell’uso, la Minox 35Pl si comporta egregiamente in tutti igeneri che richiedono prontezza (una volta fatta abitudine alla messa a fuoco a stima) grazie al programma automatico che varia dall’accoppiate 1/500 a f/16 fino a 1/4 (o 1/15 se con pellicola a bassa sensibilità) a f/2,8, privilegiando comunque il mantenimento di un tempo di scatto sufficiente per congelare il movimento. L’ottica a schema tessar è molto incisa e precisa e non sarà certo parca di soddisfazioni, soprattutto nel bianco e nero; le dimensioni compattissime e la leggerezza sono un plus vincente in molte situazioni quotidiane.

Fotocamera chiusa con la custodia pronto scomponibile
Fotocamera chiusa con la custodia pronto scomponibile

Le note dolenti sono relative all’impossibilità di intervento manuale (tranne le poche opzioni sopra riportate), il pulsante di scatto per nulla protetto dall’azionamento accidentale e l’elettronica a volte delicata, che può portare alla morte improvvisa dell’otturatore. Resta comunque una fotocamera estremamente valida, da portare sempre con sè pronta all’uso, magari caricata con una pellicola Bn di tipo tradizionale.

Test 2 minimal

DATI TECNICI

Modello: compatta  automatica

Formato: 24×36 su pellicola 135.

Ottica: Color-Minotar 35/2,8, minima distanza m.a.f. 0,9 m

Diaframmi: da 2,8 a 16

Otturatore: centrale, tempi da 15 sec a 1/500 sec

Modi d’esposizione: automatico, controllo aperture flash

Mirino: galileiano con cornice ftg e parallasse

Lettura esposimetrica: cellula silicio, sensibilità pellicola ISO 25-400

Autoscatto: sì

Flash: slitta per flash elettronici.

Dimensioni: Lunghezza 100 mm; altezza 61 mm; profondità 31 mm.

Alimentazione: PX27 da 5,6 V

Peso: 190 gr.

PRO:

Compattezza.
Assenza di guarnizioni.
Modalità programma efficiente.
Qualità ottica.

CONTRO:

Pulsante di scatto poco protetto.
Assenza controlli manuali.
Limitata sensibilità pellicole.

REPERIBILITA’ E PREZZI

Di Minox 35 se ne trovano un po’ tutti i modelli presso i consueti canali, ma con una grande variabilità di prezzi e un rischio legato a certe fragilità elettroniche in cui non è difficile incappare a così tanti anni dalla produzione di queste fotocamere. Bisogna ricordare che è una fotocamera di culto e non è quindi difficile trovarsi di fronte a quotazioni esagerate: cercando con criterio, soprattutto nel mercato tedesco nel quale si trovano con abbondanza, si riuscirà a spuntare il prezzo giusto (al di sotto dei 70 EUR).

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