Composizione e Improvvisazione

Larry Fink Composizione e Improvvisazione
TitleHow to see
Visual adventures in a world God never made
AuthorGeorge Nelson
PublisherPhaidon
Year2017 (original made in 1977)
Format24×22 cm
Pages248
Price24,95 EUR
CoverHardback, colors
ISBN9780714873831

Secondo volume in ordine cronologico della collana di Workshop su libro prodotta da Aperture di cui abbiamo già avuto modo di parlare con il volume di Todd Hido, si tratta di un testo curato da Larry Fink, fotografo e docente che non ha alcun bisogno di presentazione; l’argomento del libro-workshop è, come recita il titolo, un approfondimento per testi e immagini sui meccanismi della composizione e su quegli elementi non costruiti (l’improvvisazione) che rendono di impatto una fotografia.

Larry Fink è noto per le sue immagini della quotidianità americana, street e non, e ne distribuisce con generosità nell’arco del libro a corredo e completamento visuale delle brevi ed incisive parti testuali, ricreando su carta l’esperienza di un workshop per immagini (che è poi lo scopo principale di questa collana di libri); è questo un volume che permette di riflettere ampiamente sul rapporto fra casualità e costruzione che ha fondamentale impatto sulla perfetta riuscita di una immagine e del suo racconto.

L’intensità e la comunicatività delle immagini, molte, contenute nel libro sono la migliore spiegazione dei concetti molto brevi descritti nelle frasi generalmente brevi di accompagnamento, le quali non sono comunque da sottovalutare per il messaggio, a volte chiaro a volte celato nella descrizione dello scatto. La capacità di elaborare e comunicare (soprattutto) un significato che, pur nelle mille sfaccettature e variazioni che l’esperienza personale del fruitore può inserire, resta di fondo univoco, è il vero tratto distintivo del grande fotografo e la composizione è lo strumento con cui guida l’osservatore verso il proprio messaggio. Che poi questa sia studiata a tavolino seguendo regole più o meno consuete oppure sia dedotta dall’ambiente che ci si presenta di fronte, e quindi frutto dell’improvvisazione, poco cambia. Il fotografo impara a piegare anche il caso al suo scopo, che resta quello di comunicare il proprio messaggio e la propria visione della realtà che ci circonda. Risulta quindi ovvia l’importanza dei concetti della composizione anche per il fotografo amatoriale che vuole distaccarsi dalla semplice riproduzione della realtà ed elevarsi a portatore di un qualcosa di aggiuntivo, di una propria interpretazione: l’esperienza che questo testo regala è sicuramente formativa in questo senso.

Per quanto riguarda la struttura del libro, vale quanto già detto per il volume di Hildo appartenenete alla stessa collana: se ne apprezza anche in questo caso la forma concisa e pratica che lascia al lettore la possibilità di assimilare i concetti espressi a piccole dosi e, come detto, avendo l’importante apporto visuale delle immagini; allo stesso tempo, è un testo che si può leggere e rileggere tutto d’un fiato e che ad ogni lettura e ad ogni osservazione delle fotografie lascerà nuovi spunti di riflessione e di ulteriore approfondimento.

E’, indubbiamente, un libro decisamente consigliato ad una vastissima platea con un occhio di riguardo per chi pratica e vuole migliorare la propria fotografia a colori (anche e soprattutto su pellicola).