L’ingranditore come sappiamo è il cuore della nostra camera oscura e pertanto lo strumento a cui dobbiamo prestare la maggiore attenzione e dedicare la massima cura; analogamente a quanto avviene per le fotocamere e le ottiche, anche gli ingranditori possono suddividersi per fasce fra apparecchi entry-level, semi-pro e professionali: tutti permettono di portare a termine il loro compito, ossia impressionare la carta, ma fra le varie categorie vi sono differenze anche sostanziali in termini di caratteristiche tecniche, materiali e cura costruttiva, disponibilità di accessori.
Il Durst F60 appartiene, di fatto, alla categorie degli apparecchi entry-level, e rappresentava, all’epoca della sua commercializzazione, l’offerta più economica di Durst per la stampa del medio formato (almeno fino al 6×6) e un upgrade, sempre in ambito economico, del più piccolo Durst F30 dedicato al solo 35mm, ma nonostante questa classificazione possiede una serie di accessori opzionali che ne ampliano le funzionalità e lo rendono più completo.
Il Durst F60 è dal punto di vista costruttivo un comune ingranditore a condensatori con colonna semplice, condensatore singolo intercambiabile e comandi ridotti all’essenziale: la testa contiene tutti gli elementi: lampada, condensatori, cassetto portafiltri e filtro rosso di protezione con relativa manopola di comando, nonché l’attacco per la piastra porta-ottiche
L’ingranditore può montare due differenti condensatori denominati Fesixson 50 e 75, rispettivamente per negativi 135 e per 120 fino al 6×6, che accoppiati con le rispettive maschere (Fesixneg 35 e 66) e con obiettivi idonei (50mm e 75mm come suggerito dalle sigle dei condensatori) permettono di avere idonea illuminazione e sufficienti ingrandimenti per negativi di piccolo e medio formato.
Da segnalare solo il fatto che i portanegativi non hanno le alette oscuranti e, pertanto, la stampa di formati diversi dai due pre-impostati (24×36 e 6×6) dovrà essere effettuata con forte illuminazione laterale all’immagine; allo stesso modo, non è possibile stampare il formato 6×7 cm anche se la copertura del condensatore lo consentirebbe.
Come detto, il Durst F60 è molto semplice nel suo utilizzo e consente agevolmente, considerando l’innalzamento della colonna e la dimensione del piano, di ottenere stampe fino al 24×30 o 30×40: oltre tali dimensioni è necessario provvedere a ruotare la testa o a utilizzare una colonna di maggiore altezza; il piano di appoggio, però, non contiene marginatori di dimensioni superiori al 30×40; tutto sommato, comunque, permette di gestire un flusso di produzione più che adeguato per le esigenze di un neofita o anche come seconda/terza macchina in una camera oscura ben attrezzata. La costruzione è comunque di livello amatoriale, ben lontana di quella per esempio di un Durst Laborator e inferiore anche a quella degli ingranditori della serie M e bisogna prestare attenzione al corretto serraggio delle viti di assemblaggio della testa per evitare, col tempo, possibili perdite di luce.
La leggerezza che contraddistingue il Durst F60 è indubbiamente un vantaggio per un eventuale trasporto o per l’uso temporaneo grazie alla rapidità di montaggio e smontaggio, ma va a inficiare la stabilità dell’insieme soprattutto ad alti ingrandimenti: è bene prestare attenzione durante le operazioni per evitare che vibrazioni si trasmettano alla testa compromettendo la nitidezza delle stampe; aggiungere peso o ancorare la base è soluzione suggerita per non incorrere in tali problemi.
In conclusione, il Durst F60 rappresenta un’ottima scelta per chi inizia, anche in ragione dei prezzi a cui è possibile trovarlo: nonostante l’aumento ingiustificato di tutto il materiale analogico negli ultimi anni, questo modello si riesce a trovare ancora (spesso con entrambi i condensatori e portanegativi) a prezzi inferiori ai 100-120 eur; in tali condizioni è sicuramente un acquisto da prendere in considerazione.
PRO
- Compattezza
- Facilità d’uso
- Prezzo medio usato
- Stampa 135 e 120 (fino al 6×6)
CONTRO
- Dimensioni colonna
- Leggerezza e sensibilità alle vibrazioni
- Condensatore singolo