Durst Laborator 1000

Il Durst Laborator 1000 è un ingranditore decisamente completo ed espandibile con tutta una serie di accessori (ammesso di trovarli ancora oggi) che lo rendono una delle scelte migliori per attrezzare una camera oscura in grado di coprire con una sola macchina, di dimensioni oltretutto abbastanza compatte per la categoria, la stampa di negativi di piccolo, medio e grande formato fino al 4×5”. Assieme al più evoluto Laborator L1200 ha rappresentato una delle principali opzioni per gli amatori evoluti che si dedicavano al grande formato ed ha avuto quindi una buona diffusione permettendone, al giorno d’oggi, una discreta reperibilità sul mercato dell’usato.

L’ingranditore si presenta con un corpo metallico abbastanza massiccio ma di dimensioni contenute che ne facilitano il trasporto e il posizionamento: la base di appoggio ha dimensioni circa 60×60 cm e l’altezza è comprese fra 1 e 1,25m circa, per un peso complessivo inferiore ai 50 kg; essendo completamente smontabile in alcune parti principali, risulta facilmente trasportabile.

Vista frontale del Durst Laborator 1000

Una volta montato e posizionato risulta molto semplice da operare con tutti i comandi facilmente raggiungibili anche alla massima estensione della colonna.

L’elemento principale, la testa, è caratterizzata dal grande alloggio frontale dei condensatori, di cui parleremo tra poco, dietro al quale, nello stesso blocco, è posizionata la lampada opalina.

Al di sotto della scatola condensatori vi è l’alloggio per il portanegativi, che viene inserito tramite guide ed ha appositi ganci di fermo per garantire il corretto posizionamento anche senza guardare; il portanegativi standard ha dimensioni idonee per lastre 4×5″ e non è dotato di alette di copertura: queste sono però presenti nel corpo ingranditore e si posizionano agendo sulle quattro leve rosse poste sotto al portanegativi, sul lato frontale e su quello destro.

La testa è poi completata dal soffietto di messa a fuoco e dalla piastra di aggancio dell’ottica.

Il portanegativi Otoneg 2
Soffietto
Piastra attacco ottica

Il Durst Laborator 1000 può lavorare sia con condensatori che, tramite apposito accessorio da alloggiare al posto dei condensatori stessi, con luce diffusa. I condensatori si montano negli appositi cassetti a coppie (vedi foto a lato che mostra i condensatori per grande formato) secondo una legenda riportata sul restro del coperchio.

Oltre al corretto posizionamento di ciascun condensatore, è necessario agire anche sulle rotelle posizionate ai lati della testa, che forniscono il giusto distanziamento alle due unità a seconda del tipo di ottica montata (e quindi del formato di negativo da riprodurre) e del massimo fattore di ingrandimento raggiungibile.

Alloggio condensatori con due unità montate
Legenda posizionamento condensatori
La manopola di regolazione

I condensatori utilizzabili nel Durst Laborator 1000 per ottenere le varie combinazioni di ottica/fattore di ingrandimento sono:

  • Otocon 180-1
  • Otocon 180-2
  • Otocon 180-3
  • Otocon 160
  • Otocon 130
  • Otocon 90
Condensatore Otocon 160

Realizzare la combinazione corretta è abbastanza rapido ed intuitivo una volta compresa la legenda, che invero non riporta i condensatori 160 e 180-3 nelle combinazioni previste; lo spazio al di sotto dei condensatori è libero per l’inserimento del cassetto portafiltri opzionale. Purtroppo, c’è da ricordare che tutte le parti opzionali, così come il set completo di condensatori, sono oggetti ormai molto difficili da trovare se non a prezzi decisamente elevati.

Manopole di regolazione fuoco e ingrandimento

Una volta montata la corretta configurazione di condensatori e la relativa ottica, l’utilizzo dell’ingranditore è decisamente rapido e intuitivo; per la regolazione del fattore di ingrandimento si agisce sulla manopola posta sulla colonna, dotata di maniglia a scomparsa, fino a raggiungere l’altezza desiderata della testa. La messa a fuoco si rifinisce poi agendo sulla seconda manopola posta alla base della testa, che agisce sull’estensione del soffietto.

La testa può essere anche ruotata per correggere errori prospettici o per realizzare ingrandimenti spinti a pavimento/parete. E’ necessario agire sulla manopola posta nella parte inferiore del blocco-testa, posizionare la testa con l’inclinazione voluta e nuovamente bloccare la manopola.

DUrante le operazioni, il Durst Laborator 1000 si dimostra solido e poco incline a subire vibrazioni anche durante l’operazione di inserimento del carrier porta-negativi, che richiede un piccolo sforzo per fare entrare i perni di blocco in sede; la colonna è solida e rigida anche alla massima estensione della testa e anche nel caso di rotazione della stessa mentre, in quest’ultima condizione, la base potrebbe avere bisogno di un blocco al piano di appoggio per garantire la massima stabilità. In ogni caso, questo ingranditore è sicuramente costruito per durare e rappresenta uno dei migliori investimenti possibili per la propria camera oscura; purtroppo, c’è da segnalare la costante crescita dei prezzi delle apparecchiature da camera oscura, soprattutto quelle di qualità medio alta e questo ingranditore ne è un esempio lampante: se solo quattro anni fa lo si poteva trovare mediamente attorno ai 600-700 Euro in ottime condizioni, oggi il prezzo è salito vertiginosamente fino a punte di 1.500 Euro avvicinandolo al costo di prodotti di categoria superiore.

PRO

  • Solidità
  • Qualità costruttiva
  • Compattezza
  • Fluidità e facilità d’uso

CONTRO

  • Costo medio
  • Difficoltà nel reperire accessori
  • Scarsa disponibilità