Minolta Hi Matic CS

CENNI STORICI

La famiglia delle Minolta Hi Matic si è ritagliata un suo ampio spazio di diffusione nel corso degli ’60 e ’70 grazie all’ampia gamma di modelli proposti nel corso della produzione e alle molte innovazioni proposte per questa classe di fotocamere; la famiglia comprende modelli automatici e semplici affiancati da altri completi di raffinati automatismi e di controlli manuali, il tutto sempre accompagnato da ottiche Rokkor di ottima qualità e grande luminosità. La Hi Matic CS viene presentata nel 1972, a dieci anni dall’introduzione della capostipite della famiglia ed è un modello particolare in quanto si tratta di una riedizione della Hi Matic F con una livrea nera e una produzione limitata per una catena di distribuzione. Si tratta di un modello quindi molto poco diffuso, del quale non è facile reperire informazioni nemmeno in rete, perlomeno in Europa. La produzione non è stata continuativa ma limitata solo a un ristretto periodo a cavallo del 1972 e 1973 ma ad oggi non si hanno notiziesul numero totale di esemplari.

COME FUNZIONA

Hi Matic CSSi tratta della classica fotocamera compatta a telemetro con funzionamento automatico tanto in voga fra i turisti degli anni ’70; rispetto a quanto offerto da buona parte delle fotocamere di pari fascia però permette all’utente di disporre del telemetro con una base dignitosa, di un circuito esposimetrico efficace e preciso e di un’ottica di buona fattura nonchè sufficientemente luminosa per la focale (un 38mm f/2,7 con schema a tre lenti). Eccetto che per la messa a fuoco, la regolazione dello scatto è del tutto automatica ed affidata ad un esposimetro con cellula CdS alloggiata nella corona esterna del barilotto.

Hi matic CS top
Il carter superiore

La linea è curata ma molto essenziale così come lo sono i comandi disponibili: sul carter superiore troviamo la leva di avanzamento dei fotogrammi (e di riarmo dell’otturatore), il contapose incrementale ed il LED di controllo della carica batteria. Al centro trova posto la slitta a contatto caldo per il flash, mentre all’altra estremità è il nottolino di riavvolgimento della pellicola e di apertura dello sportello sul dorso. La messa a fuoco si regola con l’anello concentrico esterno al barilotto mentre il telemetro accoppiato è visibile all’interno della cornice del mirino.

Il barilotto con cellula al silicio e anello di messa a fuoco
Il barilotto con cellula al silicio e anello di messa a fuoco

Sempre sul barilotto è presente un secondo selettore che permette di regolare il programma di esposizione quando si utilizza un flash, mediante selezione dell’appropriato numero guida. Sul frontale dell’ottica, oltre alla cellula esposimetrica, è presente la ghiera (concentrica all’obiettivo) per la selezione della sensibilità pellicola: sono disponibili valori da 25 a 500 ISO.

Sul retro della Hi Matic CS troviamo il pulsante per il controllo dello stato di carica della batteria che attiva il LED posto sul carter superiore alla sinistra del quale è il mirino, dotato di cornicetta per l’indicazione dell’errore di parallasse; alla destra è invece il classico indicatore Minolta di presenza e avanzamento della pellicola.  La “dotazione” è completata dall’attacco filettato standard per trepiede posto sul fondello, assieme al pulsante di sblocco del riavvolgimento.

Una nota particolare è relativa al comparto delle batterie; come molte macchine coeve, la Hi Matic CS è nata per utilizzare pile al mercurio, in questo caso delle RM640 da 1,3V impossibili da reperire oggi; data la loro dimensione, la sostituzione con le comuni alcaline (o meglio ossido d’argento) a bottone richiede un lavoro aggiuntivo per adattarne la forma; una via piuttosto pratica è illustrata nell’immagine sotto: si tratta di unire insieme due pile da 1,5V (il cilindro bianco nell’immagine) e posizionarle in uno dei due slot presenti; dato che la cortocircuitazione deve avvenire su entrambi gli slot, in quello rimasto libero da batterie si dovrà inserire un ponte metallico passivo; nel caso ritratto è un semplice pezzo di vite inserito in una rondella plastica per isolarlo.

Il retro della fotocamera
Il retro della fotocamera

La "modifica" al vano batterie
La “modifica” al vano batterie

Risolto il problema delle batterie, la Minolta Hi matic CS risulta essere molto piacevole nell’utilizzo, grazie alla rapidità della messa a fuoco e alla maneggevolezza della macchina; il buon range di tempi di otturazione disponibili permette di far fronte alla maggior parte delle situazioni di illuminazione; un po’ litante è la massima sensibilità di pellicola impostabile (500 ISO), che taglia fuori la possibilità di tiraggi spinti. L’ottica fa il suo dovere in quanto a nitidezza e incisività, rimanendo al di sopra della media per la categoria di fotocamera. Una precauzione importante è quella di montare il tappo dell’ottica quando si ripone o non si utilizza la macchina dato che l’esposimetro è in funzione continua e l’esposizione continua alla luce porterebbe ad un rapido esaurimento delle batterie.

DATI TECNICI

Modello: compatta a telemetro automatica

Formato: 24×36 su pellicola 135.

Ottica: Minolta Rokkor 38/2,7

Otturatore: centrale Seiko, tempi da 4 sec a 1/724 sec

Modi d’esposizione: automatico, controllo flash GN

Mirino: galileiano con cornice ftg e parallasse, telemtro integrato

Lettura esposimetrica: cellula silicio, sensibilità pellicola ISO 25-500

Autoscatto: no

Flash: slitta per flash elettronici. Tempo sincro da 1/20sec

Dimensioni: Lunghezza 113 mm; altezza 72 mm; profondità 54 mm.

Alimentazione: due pile LR/SR 44 (originariamente due RM 640)

Peso: 340 gr.

PRO:

Compattezza.
Telemetro contrastato.
Modalità programma efficiente.
Estetica.

CONTRO:

Assenza posa B.
Assenza controlli manuali.
Limitata sensibilità pellicole.

REPERIBILITA’ E PREZZI

Come accennato sopra, la Hi Matic CS non è molto diffusa, per lo meno in Europa e sono veramente pochi gli esemplari che periodicamente diventano disponibili sul mercato dell’usato; questo fa sì che a volte la fotocamera venga quotata anche fino a 100 Euro od oltre. Il prezzo giusto, con pazienza  (molta), si trova e non deve essere molto diverso da quello della Hi Matic F, quindi al di sotto dei 50 Euro per esemplari in ottime condizioni e (importante!) completi di tappo obiettivo.

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