Pellicole istantanee

Grazie all’iniziativa di Impossible Project^TM, stiamo assistendo oggi ad un rifiorire dell’interesse per la pellicola istantanea anche in ambito amatoriale; prima vittima dell’avanzata della fotografia digitale, infatti, l’istantanea aveva mantenuto un certo interesse solo in ambito professionale, soprattutto quale metodo rapido per la valutazione dell’esposizione e dell’illuminazione nella fotografia still-life e di studio.

La sfera amatoriale, dopo l’uscita dal mercato di Polaroid^TM, è rimasta per diverso tempo appannaggio di Fujifilm^TM, ma senza quell’onda enorme di successo che l’aveva accompagnata dall’inizio degli anni ’60 alla prima metà dei ’90: l’immagine da compatta, infatti, ne eguagliava l’immediatezza e la surclassava in termini di economicità e, per le immagini di piccole dimensioni, anche di qualità.

La strada per una vera rinascita è ancora lunga e passa sicuramente per una riduzione dei costi rispetto a quelli attuali ma, se le aziende sapranno perseverare e migliorare l’offerta, molte delle milioni di macchine istantanee che tuttora giacciono nelle case potrebbero trovare nuova vita.

Tralasciando lo sviluppo storico della foto istantanea, trattato nella sezione Storia, vogliamo qui fare un rapido riassunto dei divesri formati di pellicola istantanea che si sono affacciati sul mercato dalla originale invenzione di Edwin Land ad oggi; gli attori, in quanto industrie produttrici sia di pellicole sia di fotocamere sono tre: Polaroid^TM, Fujifilm^TM e Kodak^TM. Nel seguito riportiamo l’elenco codificato dei formati di questi tre produttori.

Polaroid^TM

A partire dal 1948, ha introdotto pellicole istantanee in rullo, fogli, packfilm, etc..: Edwin Land è stato l’inventore e il principale fautore, con la sua società, del successo di massa della fotografia istantanea.

Note

• N=negativo, P=positive
• RollFilm: distribuito in due rulli separate per negative e positive; lo sviluppo avviene all’interno della fotocamera
• PackFilm: pacchetto contenente sia il negativo che il positivo; lo sviluppo avviene fuori dalla fotocamera dopo l’espulsione
• Integral: il formato amatoriale più diffuso, il positivo contiene tutti i chimici di sviluppo e fissaggio e le reazioni si avviano all’espulsione dalla fotocamera
• Pellicole in foglio: ogni foglio contiene il negativo, il positivo e i reagenti; lo sviluppo avviene dopo aver estratto la pellicola dallo chassis

Alle pellicole istantanee sopra elencate bisogna anche aggiungere la disponibilità, per un certo periodo, di pellicole istantanee in formato 135, conosciute con il nome commerciale di Polachrome.

Kodak^TM

L’ingresso di Kodak nella fotografia istantanea fu, inizialmente, come produttore di pellicole per Polaroid, fino alla metà degli anni ’70 quando cominciò a produrre i propri film integrali e le relative fotocamere della serie EK; la produzione durò, però, per poco più di 10 anni, a causa di una vertenza legale con Polaroid che portò alla dismissione di tutta la linea Instant dopo la condanna per infrazione di brevetto:

Fujifilm^TM

Fujifilm, ad oggi il principale produttore di pellicola istantanea, entrò nel mercato all’inizio degli anni ’80 come terzo attore e nel corso del tempo ha saputo conquistare fette di mercato sia con i suoi formati proprietari sia con quelli compatibili Polaroid.

Le pellicole Fujifilm^TM sono sia di tipo integral che packfilm:

Tralasciamo la nuova produzione, già citata in precedenza, che ha cominciato ad affermarsi nel corso del 2010 ricalcando, in sotanza, le caratteristiche fisiche delle vecchie pellicole Polaroid.