Fra le fotocamere più attraenti prodotte da Kodak trovano sicuramente posto le Bantam a soffietto degli anni ’30, apparecchi eleganti e compatti e con caratteristiche di tutto rispetto per l’epoca di produzione; queste fotocamere utilizzavano la pellicola in rullo formato 828, detta appunto anche formato Bantam, tipico esempio del continuo sforzo operato da Kodak per ridurre le dimensioni degli apparecchi e creare nuovi sistemi proprietari.
Essendo stata la stessa Kodak in pratica l’unico produttore di questa pellicola, alla sua dismissione le fotocamere della serie Bantam sono rimaste per forza di cose praticamente inutilizzate e presto abbandonate; fortunatamente, però, la caratteristica principale di questo formato è quella di essere una pellicola standard 35mm, benchè senza perforazioni, cosa che permette di poter riadattare facilmente un 135 oppure tagliare a misura della pellicola 120. A differenza di altri adattamenti di vecchi formati, questo è estremamente semplice e, pertanto, chi ha una fotocamera 828 non ha giustificazioni per lasciarla inutilizzata.
Essendo il formato in rullo, i due elementi fondamentali (oltre alla pellicola) sono il rocchetto e la backing paper protettiva; per quanto riguarda il primo, spesso si trova ancora all’interno delle fotocamere oppure può essere reperito abbastanza facilmente online. La carta protettiva, invece, è più difficle da reperire, a meno che non si abbia a disposizione un rullo originale ma, anche in questo caso, si può sopperire facilmente con materiali moderni. Tutto ciò che serve è una normale carta di un rullo 120 che ci consentirà anche di avere la numerazione sul dorso già pronta. Infatti, la spaziatura fra i fotogrammi 828 (che hanno dimensioni 40x28mm) è di qualche millimetro inferiore rispetto a quella del fomato 6×4,5, cosa che permette di utilizzare i numeri di questo formato come riferimento per l’avanzamento dei fotogrammi, a fronte di uno spreco di un paio di centimetri di pellicola.
Per trasformare la backing paper 120 in formato 828 dobbiamo innanzitutto tagliarla in lunghezza; per prima cosa, con la carta stesa di fronte, si prende come riferimento il numero “1” del formato 6×4,5 e procedendo verso sinistra si andrà a segnare una linea trasversale a 72mm di distanza, punto che rappresenterà l’inizio della pellicola.
A partire da questa linea, si procede ancora a sinistra per circa 18-20 cm in maniera da creare una testa del rullo sufficiente a proteggere la pellicola durante la fase di caricamento in macchina; la parte rimanente di carta può essere tagliata ed eliminata. Ci si sposta poi verso destra per effettuare le stesse operazioni prendendo come riferimento il numero “8”, creando la linea di termine pellicola e la coda del rullo; consideriamo 8 perchè numero di fotogrammi nativo del formato 828, ma qualora lo si volesse la spoletta è in grado di contenere pellicola per 10 fotogrammi.
Una volta predisposta la carta alla giusta lunghezza, provvediamo a ridurne la larghezza: come già detto, la larghezza della pellicola 828 era esattamente di 35mm e questa dovrà essere la dimensione della nostra carta protettiva; aiutandosi con riga e squadra, tracciare la linea guida per il taglio, ricordandosi di misurare dal bordo “alto” in maniera da conservare i numeri del formato 6×4,5. Una volta tagliata, non resta che sagomare le estremità per adattarle alla fessura ricevente del rocchetto (aiutarsi con questo per la misura da tenere).
A questo punto disponiamo di una carta pressochè uguale a quella nativa, per cui non resta che procedere all’avvoglimento della pellicola inserendo nel rocchetto il trailer della coda ed avvolgendolo fino a raggiungere la linea di fine pellicola precedentemente riportata sull carta; in corrispondenza della linea di inizio pellicola, invece, dovremo applicare sull’interno della carta un pezzetto di nastro adesivo, al quale si andrà poi ad unire la testa della pellicola.
Da questo momento in poi si deve operare al buio e iniziare l’avvolgimento della pellicola scelta, sia essa 135 o 120 tagliato, partendo dal punto di fine per arrivare al nastro adesivo, con il quale la stessa sarà fissata alla carta; terminato il riavvolgimento della testa della carta si può tornare a lavorare alla luce per sigillare il rullo, che è ora pronto per l’utilizzo.
Ricaricare il rullo 828 non richiede più di un paio di minuti se si ha a disposizione la carta, una quindicina se invece bisogna prepararsela.