Ricoh 500g

CENNI STORICI

La seconda parte degli anni ’60 e i successivi ’70 sono stati il momento della massima espansione sul mercato delle fotocamere a telemetro compatte ad ottica fissa, una tipologia di prodotto nel quale tutte le case produttrici si sono cimentate con vario successo producendo una miriade di soluzioni alcune delle quali sono diventate vere e proprie icone nell’ambito della tecnologia fotografica. La Ricoh 500g, benchè provenga da una delle case “minori”, è senz’altro uno di questi esempi grazie all’enorme diffusione che ebbe e alle indubbie qualità tecniche ed estetiche; prodotta a partire dal 1972, si andava ad inserire in un settore già occupato dai principali makers (Canon, Minolta, Olympus) cercando di coniugare il meglio di quanto già proposto dalla concorrenza: ci troviamo infatti di fronte ad una fotocamera fra le più compatte, con dimensioni simili alle più piccole Hi-matic di minolta o alla Konica C35 ma in grado di fornire un totale controllo manuale all’operatore in aggiunta al funzionamento automatico. Per Ricoh questa fotocamera rappresenta probabilmente il principale successo nella propria storia, al punto che alcune delle sue istanze sono state riprese anche nella linea di apparecchi digitali compatti lanciata negli ultimi anni.

La decadenza commerciale della Ricoh 500g è andata di pari passo con quella dell’intera tipologia di fotocamere, gradualmente sostituite negli interessi dei fotografi dalle più moderne compatte autofocus oppure dalle reflex, ed è negli ultimi sei-sette anni che è tornata ad essere piuttosto ambita nel circuito dell’usato dopo la riscoperta delle sue indubbie qualità.

COME FUNZIONA

Ricoh 500g lensLa Ricoh 500g è particolarmente intuitiva e facile da usare, sia in modalità a priorità dei tempi che in modo manuale: tutti i comandi sono facilmente raggiungibili nel piccolo corpo macchina e la sua manegevolezza e portabilità, unite ad un’ottica dalle elevate prestazioni, la rendono una vera e propria “killer-camera” per la fotografia di strada.

Come detto, la fotocamera può funzionare con l’automatismo a priorità di tempi oppure in modalità full manual: la selezione viene operata agendo sul’anello concentrico al barilotto dell’obiettivo posizionandolo sul valore “A”. Lo stesso anello permette anche di selezionare le diverse aperture del diaframma dal valore di 2,8 a 16: ovviamente, nel momento in cui si seleziona un valore diverso da A, la fotocamera passa in modalità manuale.

I comandi tempi/diaframmi sul barilotto
I comandi tempi/diaframmi sul barilotto

Sempre concentricamente al barilotto, ma in posizione più avanzata, è alloggiato anche l’analogo anello per la selezione dei tempi di scatto, con valori compresi fra 1/8 sec e 1/500 sec oltre alla modalità B;  per poter ruotare l’anello è necessario premere un piccolo pulsante che agisce da blocco per evitare variazioni indesiderate. La posizione dei due controlli permette una rapida variazione dei parametri, oltre a garantire di averli sempre sotto controllo, e soprattutto quando si lavora in priorità rende la Ricoh 500g velocissima.

Terzo anello in sequenza è quello relativo alla messa a fuoco, che varia da 0,9m a infinito, con indicazioni delle distanze in doppia scala mt(verde)/ft(bianco); non ci sono indicazioni sulla distanza iperfocale, ed è questa forse l’unica mancanza per una fotocamera da foto di strada, ma in rete si trovano comunque diverse prove approfondite sull’argomento. Per foto più ragionate, il telemetro è ben visibile e contrastato all’interno del mirino e permette una messa a fuoco ottimale; la finestra del telemetro è visualizzata al centro del mirino, nel quale è presente la cornice di delimitazione del fotogramma ed una linea di indicazione dell’errore di parallasse per riprese da distanza ravvicinata.

La cellula esposimetrica e il selettore sensibilità
La cellula esposimetrica e il selettore sensibilità

L’esposizione è misurata e regolata tramite un sistema esposimetrico CdS montato sul frontale dell’ottica; la lettura dell’esposimetro viene riportata all’interno del mirino mediante un ago indicatore dei valori di apertura: nel caso di funzionamento a priorità, l’ago indicherà l’apertura scelta dall’automatismo, mentre in manuale (presenza di una M rossa all’interno del mirino) l’apertura indicata è quella che dovrà essere selezionata tramite l’anello. Nella scala sono presenti anche le indicazioni che segnalano la sovra o sotto esposizione. Il sistema di lettura esposimetrica è alimentato da una batteria in origine del tipo a mercurio PX675 da 1,35V il cui vano si trova sul fondello della macchina; non vi sono informazioni certe sulla presenza di un circuito ponte e quindi sulla possibilità di assorbire tensioni superiori ma da prove effettuate la staratura dell’esposimetro con batterie SR da 1,5V è inferiore a -1 stop, quindi facilmente gestibile.

La sensibilità della pellicola viene invece selezionata tramite una ghiera posta nella parte frontale dell’obiettivo, collegata ad una scala dei valori in DIN (arancio) e ASA (verde); i valori selezionabili variano da 25 a 800 ASA, forse un po’ limitanti nel caso di funzionamento automatico vista la mancanza di un comando di staratura dell’esposizione. 

Il carter superiore della Ricoh 500g
Il carter superiore della Ricoh 500g

Sul carter superiore della Ricoh 500g sono presenti il pulsante di scatto meccanico (con presa filettata per lo scatto remoto), la leva di avanzamento rapido della pellicola e il nottolino di riavvolgimento, che permette se sollevato di aprire il dorso e di azzerare il contapose posto in prossimità della leva di avvolgimento; nel mezzo del corpo è presenze la slitta di contatto a caldo per il flash che, dato l’otturatore centrale, può funzionare con tutti i tempi di scatto. Sul fondello sono invece presenti, oltre al vano batteria, l’attacco filettato del treppiede e il pulsante di sblocco del riavvolgimento pellicola.  Infine, l’ultimo comando presente sulla macchina è la leva di carica dell’autoscatto, posta a destra dell’ottica, che imposta un ritardo meccanico di circa 10 secondi.

In definitiva, si può parlare di una fotocamera completa e divertente da utilizzare, con un’ottima qualità ottica ed una costruzione decisamente robusta e affidabile, nonchè esteticamente piacevole; i piccoli inconvenienti segnalati dagli utenti riguardano principalmente il deterioramento delle guarnizioni interne al dorso, che sono invero decisamente grandi, e la progressiva perdita di contrasto del telemetro: entrambe queste problematiche sono facilmente risolvibili con soluzioni sia artigianali che preconfezionate.

Il manuale d’uso è reperibile, come molti altri, nell’ottimo sito Butkus.

Il fondello della fotocamera
Il fondello della fotocamera

Il dorso e il mirino
Il dorso e il mirino

DATI TECNICI

Modello: Compatta con telemetro accoppiato

Formato: 24x36mm su pellicola 135

Ottica: Rikenon 40 / f 2,8

Otturatore: centrale, tempi da 1/8 a 1/500 sec, posa B

Modi d’esposizione: manuale, priorità diaframmi

Mirino: telemetro accoppiato

Autoscatto: sì, meccanico 10 sec circa

Flash:  presa hot shoe

Dimensioni: Lunghezza 111 mm; altezza 71 mm; profondità 57 mm.

Peso: 579 gr.

Alimentazione: pila PX675 1,35V

PRO:

Design

Compattezza

Solidità costruttiva

Qualità ottica

Funzionamento meccanico

Posa B

CONTRO:

Sensibilità pellicola limitata

Minima distanza messa a fuoco

REPERIBILITA’ E PREZZI

Vista la grande diffusione, è abbastanza facile trovare la Ricoh 500g in tutti i normali canali di vendita dell’usato, così come è abbastanza variabile il range di prezzo al quale viene offerta; i prezzi più diffusi si assestano fra i trenta e i cento euro, ma vista la quantità e anche le possibili alternative, si ritiene che il prezzo più corretto per un esemplare in buone condizioni e con le guarnizioni integre non debba superare i cinquanta euro.