Rolleicord Va

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CENNI STORICI

La storia delle Rolleicord inizia nel 1933 quando Francke & Heidecke lanciò questa nuova fotocamera biottica quale alternativa economica alla Rolleiflex, presentata cinque anni prima; affermando questo bisogna però tenere presente di quale era all’epoca il concetto di low-cost: la costruzione della fotocamera si presenta di alto livello, in metallo, tanto che ancora oggi, a quasi 80 anni dalla produzione, le Rolleicord si comportano in maniera impeccabile e permettono al fotografo di togliersi grandi soddisfazioni.

L’evoluzione del modello si articola complessivamente in diciannove versioni fino al 1977, anno in cui terminò la produzione; l’impostazione rimane generalmente la stessa mentre variano le caratteristiche delle lenti e degli otturatori ed alcune funzioni che si sono aggiunte nel corso del tempo.

Questi i diversi modelli di Rolleicord prodotti:

  • Rolleicord I (due versioni con lente differente, fino al 1936)
  • Rolleicord Ia (tre versioni, una 1937, una fino al 1938 e una fino al 1947)
  • Rolleicord II (1937)
  • Rolleicord IIa (1937–1938)
  • Rolleicord IIb (1938–1939)
  • Rolleicord IIc (1939–1949)
  • Rolleicord IId (1947–1950)
  • Rolleicord IIe (1949–1951)
  • Rolleicord III (1950–1953)
  • Rolleicord IV (1953–1955)
  • Rolleicord V (1954–1957)
  • Rolleicord Va (due versioni, dal 1957 al 1966)
  • Rolleicord Vb (tre versioni, dal 1962 al 1977)

Il modello Va si inserisce, quindi, nella fase finale dell’evoluzione della Rolleicord e ne raccoglie tutte le ottimizzazioni (il successivo modello Vb è differente solo per piccoli particolari) e migliorie sviluppate in un ventennio.

COME FUNZIONA

La costruzione è quella classica con il frontale nel quale, oltre alle lenti, trovano posto le leve di controllo dei tempi di otturazione e dei diaframmi e la leva di armatura dell’otturatore (questo, infatti, non si arma con l’avanzamento della pellicola ma l’operazione deve essere svolta separatamente).

Nella parte alta del frontale trovano posto a sinistra il classico selettore per flash (X – M) e per attivare l’autoscatto (V), mentre sulla destra la leva per le doppie esposizioni (quando attiva è presente un pallino rosso); nella parte bassa, a sinistra la presa di sincronizzazione del flash con meccanismo di ritenzione e a destra l’attacco per lo scatto flessibile.

Sul fianco sinistro (destro quando si impugna la fotocamera) troviamo la finestrella contapose e la leva di avanzamento della pellicola; sul fianco destro (sinistro quando si impugna la fotocamera), invece trovano posto la manopola di messa a fuoco con indicazione della profondità di campo (da 0,9 m ad infinito) che muove l’intera placca frontale, il selettore della sensibilità pellicola (semplice promemoria) e le due manopole di sblocco dei rocchetti pellicola interni (da tirare verso l’esterno quando si sostituisce il rullo):Rolleicord lato destro e sinistro

Sul dorso è riportata una tabella esposimetrica riassuntiva:Rolleicord dorso

La macchina si impugna con facilità, soprattutto se utilizzata con una delle sue borse pronto che permettono di tenerla comodamente all’altezza dell’addome; il mirino è nitido e permette di inquadrare la totalità della scena, soprattutto quando utilizzato nel formato 6×6; la messa a fuoco è precisa e rapida e può essere svolta anche con l’ausilio del lentino di ingrandimento inglobato nel cappuccio.

Nell’immagine seguente, il mirino a pozzetto con maschera 6×4,5 (a sx) e intero per il 6×6 (a dx):Rolleicord pozzetto

Il formato si può cambiare prima di caricare la pellicola mediante il kit che comprende (sia per 6×4,5 che per 4×4, sempre 16 esposizioni):

  • Mascherina per pozzetto

  • Mascherina per mirino sportivo

  • Mascherina per negativo (da inserire internamente)

  • Ingranaggi contapose (per cambiare il passo di avanzamento)

Sotto si possono vedere due macchine con diversi contapose installati ed una immagine del pratico kit con la sua custodia:

Rolleicord contapose Rolleicord accessorio 16 pose

Può essere anche predisposta per l’utilizzo della pellicola 135 mediante l’accessorio Rolleikin (versione II, anche se il Rolleikin I, ritratto nella foto seguente, può essere ugualmente utilizzato) che, come il precedente kit, comprende le mascherine interne ed esterne e, in più, un dorso aggiuntivo con contapose:Rolleicord rolleikin

Il funzionamento della macchina è molto intuitivo e, una volta presa la mano, piuttosto rapido; l’unica cosa che limita la velocità è il dover caricare l’otturatore sepratamente dopo aver avanzato la pellicola.

Se si è dotati di esposimetro, una volta individuata l’esposizione ottimale, si può sfruttare l’esposizione “programmata meccanica”: muovendo la sola leva dei tempi, si sposterà in accordo anche l’apertura del diaframma; nel modo classico, invece, la leva diaframmi va leggermente premuta prima di muoverla, oppure solo premuta quando si cambiano i tempi.

Le prestazioni della lente sono di alto livello, come ci si aspetta da ottiche Schneider e, per molti aspetti, risultano anche preferibili a quelle ottenibili con le Rolleiflex.


DATI TECNICI

Modello: Reflex biottica medio formato.

Formato: 6×6 nativo, 6×4,5, 4×4 e 26x36mm con appositi adattatori.

Ottica di ripresa: Schneider-Kreuznach Xenar 75 f/3,5 a quattro lenti

Ottica di visione: Rollei Heidosmat 75 f/3,2.

Baionetta: Rollei bay I

Diaframma: da f/3,5 a f/22

Otturatore: Centrale Synchro Compur, tempi da 1″ a 1/500; posa B.

Modi d’esposizione: manuale e posa B. “Programmata meccanica”

Mirino: Pozzetto con copertura 100%, vetrini intercambiabili e cornici per differenti formati; mirino sportivo a cornice. Come optional è possibile installare un mirino a pentaprisma.

Autoscatto: leva di attivazione, tempo indicativo 8 secondi.

Esposizioni multiple: leva di sblocco del trascinamento pellicola, consente infinite esposizioni multiple.

Flash: presa di sincronizzazione sul corpo macchina con meccanismo di ritenzione .

Dimensioni(chiusa): Lunghezza 100 mm; altezza 140 mm; profondità 100 mm.

Peso: 920 gr.

ACCESSORI

Il parco accessori è molto ampio e, per molti elementi, si integra con quello delle sorelle Rolleiflex; tutti gli accessori sono di robusta costruzione e lasciano trasparire la loro qualità.

Oltre ai già citati accessori per i differenti formati di pellicola, vogliamo menzionare anche:

  • Plate adapter, per utilizzare pellicole in lastra 6,5×9

  • Rolleiflash II

  • Rolleigrip, impugnatura a pistola

  • Rolleifix, slitta per treppiede

  • Panorama head, per esposizioni panoramiche

  • Rolleilux, esposimetro fotoelettrico

  • Rolleinar, serie di aggiuntivi ottici

Ma la quantità di accessori è naturalmente più vasta anche se molti di questi sono ormai di difficilissima reperibilità

PRO:

Mirino ampio e luminoso;

facilità di utilizzo;

Possibilità di utilizzare diversi formati di pellicola.

Sinchro flash con tutti i tempi;

Costruzione robusta;

Affidabilità;

Ampia gamma di accessori.

CONTRO:

Un certo rallentamento dovuto alla carica dell’otturatore separata dall’avanzamento pellicola;

Poco considerata nei confronti della Rolleiflex (ma può anche essere un bene!).

REPERIBILITA’ E PREZZI

Sul mercato dell’usato si trovano diversi modelli di Rolleicord, la più comune delle quali resta la Vb, praticamente identica.

Prima dell’acquisto di un corpo usato se possibile sono da verificare la precisione a tempi lenti (che comunque con un po’ di movimento va a posto da sé) e la funzionalità dell’autoscatto (facile a rompersi se non correttamente avviato)

Quotazioni medie dell’usato comprese tra 120€ e 180€, senza accessori se non la borsa; spesso, soprattutto su ebay, si trovano affari fortunati (io personalmente ne ho comprati due esemplari a 70 e 85 € rispettivamente).

2 thoughts on “Rolleicord Va

    • Buon pomeriggio Marta, il problema del cavo flessibile è la presenza o meno di un piccolo adattatore innestato sul corpo della Rolleicord; se hai una serie I o II, infatti utilizzano un cavo flessibile diverso, piuttosto difficile da trovare, mentre le IV e V funzionano regolarmente con un cavo flessibile standard, a meno che non abbiano montato quel piccolo adattatore per i vecchi cavi: basta svitarlo, in caso.
      Buona giornata

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